Presentazione Percorso e Favoriti Vuelta a Andalucia 2023

Come da tradizione, la Vuelta a Andalucia 2023 sarà l’appuntamento culminante delle tante corse che si disputano nel mese di febbraio nella Penisaola iberica. La Ruta del Sol, che proporrà la sua 69ª edizione dal 15 al 19 febbraio, proporrà, come sempre, un parterre di alto livello, arricchito dalla presenza di otto compagini WorldTour. A completare il gruppo ci saranno nove Professional con la Eolo – Kometa, unica italiana al via. Le cinque tappe in programma saranno piuttosto esigenti con un percorso che presenterà numerose salite sin dalla prima frazione, per una corsa che promette spettacolo, offrendo la possibilità di brillare a ogni tipo di corridore.

HASHTAG UFFICIALE: #69RdS

Albo d’Oro recente Vuelta a Andalucia

2016 VALVERDE Alejandro
2015 FROOME Chris
2014 VALVERDE Alejandro
2013 VALVERDE Alejandro

Percorso Vuelta a Andalucia 2023

Si comincia subito a fare sul serio con la prima tappa che presenta ben cinque GPM lungo i 179 chilometri da percorrere. Dalla partenza da Puente de Génave, i corridori inizieranno subito a salire verso il Collado de los Yesos, il cui scollinamento è previsto dopo 19,5 chilometri dal via, subito seguito da un’altra ascesa di terza categoria, il Puerto de Onsares. Una quarantina di chilometri piuttosto mossi condurranno il gruppo ai piedi del Puerto de Navalperal, salita di prima categoria lunga 8,1 chilometri. Ma saranno gli ultimi due GPM, entrambi di prima categoria, a decidere le sorti della tappa con la Garganta de Hornos e i 10,6 chilometri del Despiernacaballos, la cui vetta è posta a soli 7,4 chilometri dal traguardo di Santiago de la Espada. Meno impegnativa la seconda giornata che vedrà il gruppo partire da Diezma e affrontare tre GPM (uno di seconda e due di terza categoria), prima di giungere, dopo 156,1 chilometri, ad Alcalá la Real. Attenzione, però, al finale col traguardo posto in cima alla Fortaleza de Mota, con rampe che superano il 20%, che lo scorso anno ha visto il successo di Alessandro Covi.

Anche la terza tappa propone un traguardo adatto agli uomini esplosivi e resistenti. Durante i 160,4 chilometri da Alcalá de Guadaira a Alcalá de los Gazules i corridori non troveranno particolari difficoltà altimetriche con l’unico GPM di giornata di Medina Sidonia posto a trenta chilometri dall’arrivo. Il finale promette, però, nuovamente spettacolo con un’altra rampa con pendenze a doppia cifra che condurrà alla linea d’arrivo. La quarta giornata presenta quattro GPM lungo i 164,2 chilometri da affrontare, il primo dei quali, l’Algamitas, è posto a soli 13,4 chilometri dalla partenza da Olvera. Dopo questa prima ascesa, il gruppo affronterà una serie di saliscendi continui fino alla salita del Cerro de San Cristobal, seguita da altre due ascese non classificate. Il finale prevede Alto de El Jaramillo, un seconda categoria di 5 chilometri, e Fuentes de Cesna (terza categoria di 4,3 chilometri), a cui seguiranno tre chilometri di discesa prima della rampa che porterà al traguardo di Iznájar. La corsa si concluderà con una tappa di 184,3 chilometri da Otura ad Alhaurín de la Torre. Quattro i GPM in programma con Cerrajon e Alto del Navazo nella prima parte di giornata, ma la salita più impegnativa è il Puerto del Sol, con i suoi quasi diciassette chilometri di rampe molto dure e lunghi tornanti. Il terza categoria Alto de Los Nunez sarà l’ultima asperità prima del traguardo in leggera salita che decreterà il vincitore di questa edizione della Vuelta a Andalucia.

Tappe Vuelta a Andalucia 2023

Tappa 1 (15/02): Puente de Génave – Santiago de la Espada (179 km)
Tappa 2 (16/02): Diezma – Alcalá la Real (156,1 km)
Tappa 3 (17/02): Alcalá de Guadaira – Alcalá de los Gazules (160,4 km)
Tappa 4 (18/02): Olvera – Iznájar (164,2 km)
Tappa 5 (19/02): Otura – Alhaurín de la Torre (184,3 km)

Favoriti Vuelta a Andalucia 2023

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Inevitabile che i fari siano puntati tutti su Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). Lo sloveno si avvicina a questa corsa con un solo giorno di gara nelle gambe, in cui ha subito dettato legge. Alla Clasica Jaén Paraiso Interior è andato via a 40 chilometri dall’arrivo e ha portato a termine un’altra favolosa azione solitaria. Vista la condizione mostrata, il percorso e le qualità assolute del corridore, difficile non pensarlo nuovamente fra i migliori in questo appuntamento. La formazione emiratina schiera inoltre quello che è diventato un fidato scudiero di Pogačar, ovvero Rafal Majka, sempre capace di stare davanti in salita; con loro anche altri due corridori di notevole spessore come George Bennett e Tim Wellens, che potrebbero anche avere la possibilità di andare a caccia di tappe, oltre che ottenere un buon piazzamento in classifica.

Una squadra che ha tante carte da giocarsi, sia in chiave giornaliera che generale, è la Bahrain Victorious, che, pur in assenza del detentore Wout Poels, schiererà in particolare un tris di possibili capitani. Mikel Landa, Jack Haig e Damiano Caruso hanno le qualità per fare ottime cose su un percorso di questo tipo che chiamerà allo scoperto anche l’australiano, reduce da un 2022 molto complicato sul piano degli infortuni. Non è da escludere, però, che alla fine possa emergere Santiago Buitrago, che ha già mostrato una buona forma al Saudi Tour e che avrà diverse salite per far valere le proprie caratteristiche. La presenza di Matej Mohorič è invece da leggersi soprattutto in chiave successi di giornata, oltre al supporto per i compagni.

Altra formazione con più alternative è la Ineos Grenadiers che, nonostante l’assenza di Egan Bernal, potrà contare su diverse alternative in ottica successo finale. A cominciare dall’idolo di casa Carlos Rodriguez, chiamato a importanti conferme davanti ai propri tifosi. Oltre al giovane campione nazionale, il team britannico potrà contare su Tao Geoghegan Hart, apparso nuovamente pimpante alla Volta a la Comunitat Valenciana, dove ha conquistato la tappa regina e il terzo gradino del podio finale, e su Pavel Sivakov, corridore che può rappresentare un ottimo supporto, ma anche una valida alternativa. A proposito di corridori locali, questa corsa rappresenterà il debutto stagionale per Enric Mas (Movistar), che proverà a ripartire da dove ha lasciato a fine 2022, battagliando alla pari con il campione sloveno. Se la sua condizione, al primo appuntamento dell’anno, potrebbe essere un’incognita, non lo sarà per il compagno di squadra Ruben Guerreiro, già vincitore del recente Saudi Tour, nel quale ha anche conquistato la frazione più impegnativa.

Proverà a riscattarsi dopo una stagione sottotono Dylan Teuns (Israel-Premier Tech) che potrebbe trovare diverse tappe adatte alle sue caratteristiche, potendo così giocare anche un potenziale ruolo in classifica generale. Le speranze della Astana Qazaqstan saranno invece affidate soprattutto all’intramontabile Luis León Sánchez, spesso in evidenza quando si corre sulle strade di casa, ma potrebbe avere libertà di provare a giocarsi le sue carte l’emergente Vadim Pronskiy, che con Joe Dombrowski rappresenta anche una pedina valida per i successi parziali per i quali proveranno a dire la loro anche i nostri Fabio Felline e Cristian Scaroni.

Nel complesso sono numerosi i corridori italiani pronti a mettersi mostra anche in questa corsa, per proseguire un trend di inizio stagione decisamente positivo per i nostri atleti. Potrebbero coltivare ambizioni di classifica, senza escludere colpi di mano per conquistare una tappa, sia Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), messosi in luce su queste strade già lo scorso anno, quando chiuse al secondo posto una delle tappe più impegnative, che Filippo Zana (Team Jayco-AlUla) che sfoggerà la sua nuova maglia tricolore al debutto stagionale col suo nuovo team. Andranno certamente a caccia di successi parziali Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty) che Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), apparso già pimpante alla Volta Valenciana.

C’è curiosità anche intorno a Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), atteso a confermare quanto di buono fatto vedere nel corso della passata stagione, anche se difficilmente avrà spazio per dire la sua in prima persona, mentre per qualche frazione intermedia potrebbero farsi vedere anche Niccolò Bonifazio (Intermarché-Circus-Wanty), Andrea Pasqualon (Bahrain-Victorious) e Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck).

Ovviamente, proveranno a dire la loro anche i padroni di casa delle varie formazioni professional, fra le quali anche la TotalEnergies che avrà in Pierre Latour una possibile pedina per un buon piazzamento. Tra i corridori iberici, che quantomeno proveranno ad animare la corsa, proveranno a farsi notare Dani Navarro e Camilo Ardila (Burgos-BH), Juan José Lobato e Luis Angel Maté (Euskaltel Euskadi), Jon Agirre e Carlos Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma), Jefferson Cepeda e Julen Amezqueta (Caja Rural-RGA).

Borsino Favoriti Vuelta a Andalucia 2023

***** Tadej Pogačar
**** Enric Mas, Carlos Rodriguez
*** Tao Geoghegan Hart, Ruben Guerreiro, Mikel Landa
** Santiago Buitrago, Lorenzo Fortunato, Jack Haig, Dylan Teuns
* Damiano Caruso, Pierre Latour, Luis León Sánchez, Pavel Sivakov, Filippo Zana

Altimetrie e Planimetrie Vuelta a Andalucia 2023

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